Oggi io e Luigi abbiamo deciso di visitare un piccolissimo borgo del 1200, Villanova D’Albenga. Il territorio di Villanova d’Albenga sorge alla confluenza dei torrenti Arroscia e Lerrone. Tra le vette del territorio il monte Pagliassa (480 m), la punta Gazzulin (284 m) e il poggio Barbera (276 m).
Le vecchia mura
Il borgo a pianta poligonale è circondato da mura con torri e porte ancora ben conservate. Le vie ed i vicoli che lo attraversano sono molto suggestive, con la loro tipica caratteristica medioevale. Le mura conservano ancora dieci torri merlate e circondano ancora per buona parte tutto il centro storico.
Pozzo
Al centro del borgo è situato il pozzo medievale che fino agli anni ’30 del XX secolo riforniva di acqua potabile gli abitanti di Villanova. Il pozzo, di forma ellittica e in arenaria alveolata, sembra sia stato costruito verso la fine del 1200.
Santa Maria del Soccorso (la Rotonda)
Poco fuori dalle mura si trova la chiesa di Santa Maria della Rotonda, un piccolo edificio a pianta circolare, edificata nel 1520.
Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria
Su via Garibaldi si affaccia la chiesa di Santa Caterina: l’edificio attuale fu costruito nel XVII secolo quando si decise che, in luogo di un’antica cappella, sorgesse una chiesa con funzione di succursale della parrocchiale posta fuori dall’abitato. La semplice facciata a capanna, decorata e databile al Seicento, mentre il campanile in conci di pietra risale al XIII secolo. L’interno è una navata unica e nella volta un affresco del 1632 rappresenta Santa Caterina. Pregevoli la vasca battesimale seicentesca, l’acquasantiera in Portoro e la scultura lignea policroma di Santa Caterina. Sugli altari laterali alcune tele del XVII e XVIII secolo, tre pale d’altare: la Trinità fra la Madonna e santi, la Madonna Regina e santi, la Madonna del Carmine.
Oratorio di San Giovanni Battista
Fuori dell’abitato più antico sorge l’oratorio di San Giovanni Battista, ancora oggi sede dell’omonima confraternita. All’interno sono stati rinvenuti due dipinti murali: uno, con la Vergine e il Bambino e una teoria di santi (XIV secolo) e l’altro, raffigurante alcune scene della Passione (fine XV – inizio XVI secolo). Nell’oratorio sono inoltre conservate alcune testimonianze di scultura lignea: la Madonna della Misericordia e un Crocifisso, entrambi datati XVI secolo, la cassa processionale con il Cristo morto, opera del 1834 di G.B. Drago a cui si deve anche un Crocifisso datato 1837.
Donna delle Violette
La scultura “La Donna delle Violette” rappresenta una ragazza che trasporta un cesto di violette di Villanova, fiore simbolo di questo paesino dell’entroterra albenganese e protagonista dell’economia di un intero territorio per quasi un secolo.
Le nostre impressioni
Il borgo è veramente molto carino, ben tenuto e molto accogliente , non è molto grande ma è ricco di storia, arte ed ottima cucina Ligure. Se vi capita di essere da queste parti vi suggerisco di fermarvi a visitare questo paesino.