Da Visitare, Olanda

Il museo di Vincent Van Gogh

Museo Vincent Van Gogh

Il museo

Il museo di Vincent Van Gogh ad Amsterdam è una delle attrazioni più visitate della città e una tappa imperdibile per gli amanti dell’arte. Il museo ospita la più grande collezione di opere del celebre pittore olandese, oltre a mostre temporanee dedicate ad altri artisti del suo tempo. In questo post vi racconto la nostra esperienza di visita al museo e vi do alcuni consigli pratici per organizzare al meglio la vostra. 

l museo si trova nella piazza dei musei (Museumplein), vicino al Rijksmuseum e al Museo Stedelijk. Il museo è aperto tutti i giorni dalle 9 alle 17, ma nei fine settimana e nei periodi di alta stagione può prolungare l’orario fino alle 21. Il costo del biglietto è di 23,50 euro per gli adulti e di 19 euro per i giovani fino a 18 anni. I bambini sotto i 4 anni entrano gratis. Il museo è molto affollato, quindi vi consiglio di prenotare il vostro biglietto online sul sito ufficiale e scegliere un orario di ingresso. In questo modo eviterete le lunghe code all’entrata e potrete godervi la visita con più tranquillità. 

Il museo si sviluppa su quattro piani, ognuno dedicato a una fase della vita e dell’opera di Van Gogh. Il percorso espositivo segue un ordine cronologico e permette di conoscere la storia personale e artistica del pittore, attraverso le sue opere, le sue lettere e i suoi oggetti personali. Il museo offre anche un’audioguida gratuita in diverse lingue, che vi aiuterà a capire meglio il contesto e il significato delle opere esposte. 

Il primo piano del museo è dedicato agli esordi di Van Gogh, quando si dedicava alla pittura di paesaggi e scene rurali in Olanda. Qui potete ammirare opere come I mangiatori di patate, La casa gialla e Il seminatore. Il secondo piano è dedicato al periodo parigino di Van Gogh, quando entrò in contatto con gli impressionisti e i post-impressionisti e iniziò a usare colori più vivaci e pennellate più libere. Qui potete ammirare opere come I girasoli, La camera da letto e L’auto ritratto con l’orecchio bendato. Il terzo piano è dedicato al periodo provenzale di Van Gogh, quando si trasferì ad Arles e poi a Saint-Rémy, alla ricerca di una luce e di un paesaggio che ispirassero la sua arte. Qui potete ammirare opere come La notte stellata, Il ponte di Langlois e La chiesa di Auvers-sur-Oise. Il quarto piano è dedicato all’ultimo periodo di Van Gogh, quando si recò a Auvers-sur-Oise, vicino a Parigi, dove morì suicida nel 1890. Qui potete ammirare opere come I campi di grano con corvi, Il dottor Gachet e L’auto ritratto con cappello di feltro

La vita di Van Gogh

Vincent Van Gogh è stato uno dei più grandi e influenti artisti dell’Ottocento, noto per il suo stile espressionista e le sue opere cariche di colore e di emozione. La sua vita è stata segnata da difficoltà personali, malattia mentale e povertà, ma anche da una profonda passione per l’arte e la natura. 

Van Gogh nacque il 30 marzo 1853 a Zundert, nei Paesi Bassi, da una famiglia di religiosi e commercianti d’arte. Fin da giovane mostrò interesse per il disegno e la pittura, ma non ricevette una formazione artistica formale. Dopo aver lavorato come impiegato presso la Goupil & Cie, una galleria d’arte di Parigi, Van Gogh decise di dedicarsi alla predicazione evangelica tra i minatori del Belgio. Tuttavia, il suo zelo religioso non fu apprezzato dalla Chiesa riformata olandese, che lo licenziò nel 1879. 

Deluso, Van Gogh si trasferì a Bruxelles, dove riprese a dipingere con maggiore intensità. Studiò da autodidatta i principi del colore e della luce, ispirandosi ai maestri olandesi, ai realisti francesi e agli impressionisti. Nel 1886 si trasferì a Parigi, dove conobbe e si legò di amicizia con artisti come Paul Gauguin, Henri de Toulouse-Lautrec e Camille Pissarro. In questo periodo, Van Gogh sviluppò il suo stile personale, caratterizzato da pennellate rapide e vibranti, colori puri e contrastanti, e soggetti tratti dalla vita quotidiana. 

Nel 1888 Van Gogh si stabilì ad Arles, nel sud della Francia, dove sperava di fondare una comunità di artisti. Qui dipinse alcune delle sue opere più famose, come I girasoli, La notte stellata e La camera da letto. Tuttavia, la sua salute mentale peggiorò progressivamente, portandolo a episodi di violenza e paranoia. Nel dicembre del 1888 ebbe un violento alterco con Gauguin, che lo portò a tagliarsi un orecchio. Dopo questo episodio, Van Gogh fu ricoverato in un ospedale psichiatrico di Arles. 

Nel maggio del 1889 Van Gogh si trasferì volontariamente in un ospedale psichiatrico di Saint-Rémy-de-Provence, dove continuò a dipingere con fervore. Qui realizzò opere come Il cipresso e Campo di grano con corvi. Nel maggio del 1890 si trasferì a Auvers-sur-Oise, vicino a Parigi, dove fu seguito dal medico e mecenate Paul Gachet. Qui dipinse circa 70 tele in due mesi, tra cui L’ultimo ritratto di Vincent van Gogh. 

Il 27 luglio 1890 Van Gogh si sparò al petto con una pistola in un campo di grano. Morì due giorni dopo, il 29 luglio 1890, all’età di 37 anni. Fu sepolto nel cimitero di Auvers-sur-Oise, accanto al fratello Theo, che morì sei mesi dopo. 

Van Gogh fu un artista poco riconosciuto in vita, vendendo solo una tela durante la sua carriera. Fu solo dopo la sua morte che le sue opere furono apprezzate dal pubblico e dalla critica, grazie anche all’opera di diffusione della sorella-in-law Johanna van Gogh-Bonger. Oggi Van Gogh è considerato uno dei precursori dell’espressionismo e uno dei più grandi geni dell’arte universale. 

Le opere dell’artista

Vincent Van Gogh è stato uno dei più grandi pittori dell’Ottocento, noto per il suo stile espressionista e le sue opere ricche di colore e movimento. Parliamo di alcuni dei suoi quadri più famosi e del significato che abbiamo percepito ammirandoli. 

Il primo quadro che voglio citare è “La notte stellata”, dipinto nel 1889, quando Van Gogh era ricoverato in un ospedale psichiatrico a Saint-Rémy-de-Provence. Quest’opera rappresenta la vista dalla finestra della sua stanza, con un cielo notturno pieno di stelle, una luna crescente e il paesaggio circostante. Mi colpisce la forza espressiva di questo quadro, che trasmette il turbamento interiore dell’artista, ma anche la sua speranza e la sua voglia di vivere. Le linee curve e ondulate creano un senso di movimento e dinamismo, mentre i colori contrastanti accentuano l’emozione e la drammaticità della scena. 

Un altro quadro che amo molto è “I girasoli”, dipinto nel 1888, quando Van Gogh viveva ad Arles, nel sud della Francia. Quest’opera fa parte di una serie di nature morte dedicate ai fiori, che l’artista considerava simboli di vita e di morte. I girasoli sono infatti fiori che seguono il sole durante il giorno, ma che appassiscono e muoiono in breve tempo. Mi affascina la bellezza e la semplicità di questo quadro, che esalta il colore giallo dei fiori, simbolo di luce e di allegria. Il contrasto tra il giallo e il blu crea un effetto armonioso e piacevole alla vista. 

Infine, vorrei parlare di “L’autoportrait à l’oreille bandée”, dipinto nel 1889, dopo che Van Gogh si era tagliato un pezzo di orecchio a seguito di una lite con il suo amico Paul Gauguin. Quest’opera è una delle tante autoritratti che l’artista ha realizzato nella sua vita, ma è forse il più drammatico e intenso. Mi impressiona lo sguardo fisso e penetrante dell’artista, che sembra sfidare lo spettatore a entrare nella sua mente tormentata. Il rosso del sangue sulla fasciatura e sul vestito crea un forte contrasto con il verde del fondo e del cappello, creando un’atmosfera di tensione e di angoscia. 

Questi sono solo alcuni dei quadri di Vincent Van Gogh che mi hanno colpito e ispirato. Tra i suoi quadri più celebri, ci sono quelli che ritraggono i paesaggi e le scene di vita della Provenza, dove visse per un periodo tra il 1888 e il 1890. Uno di questi quadri è “La Berceuse (Augustine Roulin)”, dipinto nel 1889 e conservato al Museum of Fine Arts di Boston. Si tratta di un ritratto di una donna che dondola una culla, che Van Gogh aveva conosciuto ad Arles, dove era ospite della sua famiglia. La donna ha un’espressione serena e materna, e indossa un abito rosso che contrasta con lo sfondo verde. Van Gogh dipinse cinque versioni di questo quadro, con l’intenzione di creare una serie da appendere insieme come una sorta di arazzo musicale. Infatti, la culla rappresenta una melodia che culla il bambino, e i colori vibranti sono come note che si armonizzano. 

Un altro quadro interessante è “Campo di grano con corvi”, dipinto nel 189. Si tratta di una delle ultime opere di Van Gogh, realizzata poco prima della sua morte. Il quadro mostra un ampio campo di grano sotto un cielo tempestoso, attraversato da tre sentieri e popolato da alcuni corvi in volo. Il quadro è stato interpretato in vari modi, come una rappresentazione della solitudine, dell’angoscia, o della speranza di Van Gogh. Alcuni lo considerano anche il suo testamento spirituale, in cui esprime il suo amore per la natura e il suo desiderio di libertà. 

Un terzo quadro che vogliamo segnalarvi è “La notte stellata sul Rodano”, dipinto nel 1888 e conservato al Musée d’Orsay di Parigi. Si tratta di una delle prime opere in cui Van Gogh sperimenta la tecnica del puntinismo, consistente nell’applicare piccoli tocchi di colore che si fondono nell’occhio dello spettatore. Il quadro raffigura il fiume Rodano illuminato dalle luci della città di Arles, con un cielo stellato che riflette sull’acqua. Van Gogh era affascinato dal cielo notturno, e lo dipinse in diverse occasioni, cercando di trasmettere la sua bellezza e il suo mistero.

Questi sono solo alcuni dei quadri di Vincent Van Gogh che meritano di essere ammirati e studiati, per apprezzare la sua genialità e la sua sensibilità. Van Gogh fu un artista incompreso e tormentato, ma anche un pittore innovativo e visionario, che ha lasciato un segno indelebile nella storia dell’arte.  

Le nostre impressioni

La visita al museo di Vincent Van Gogh ad Amsterdam è stata per noi un’esperienza emozionante e arricchente, che ci ha permesso di conoscere meglio la vita e l’arte di uno dei nostri pittori preferiti.

Il museo è ben organizzato, moderno e accessibile, e offre una panoramica completa e approfondita dell’opera di Van Gogh. All’interno del museo sono presenti un bar e un ristorante dove potete trovare ed assaporare il dolce tipico dedicato all’artista.

Se siete appassionati di arte o semplicemente curiosi, vi consigliamo vivamente di visitare questo museo durante il vostro soggiorno ad Amsterdam. 

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